La valutazione clinica è alla base del trattamento, che consiste nel ricercare la disfunzione somatica attraverso un colloquio iniziale, l'osservazione e la palpazione del corpo e da lì, attraverso il rilasciamento manuale morbido e preciso ottenere il risultato ricercato.
Questo si ottiene applicando un metodo clinico rigoroso:
Colloquio iniziale
Si indaga la storia del dolore lamentato, il funzionamento dei diversi sistemi dell’organismo.
Esame obiettivo posturale
Valutazione statica e dinamica dei vari segmenti corporei, Valutazione della mobilità attiva e passiva del paziente,
Valutazione delle eventuali tensioni muscolari e delle fasce. Si ricercano le aree in “disfunzione” e l’interazione tra queste e la struttura.
In seguito l'osteopata esegue un’esplorazione dettagliata sia della zona sintomatica sia di zone correlate anche a distanza, applicando una palapazione precisa e test clinici specifici individuando così regioni articolari, miofasciali, viscerali che stanno alterando il corretto funzionamento di qualsiasi tessuto.
Secondo la visione osteopatica, il corpo può essere organizzato in tre sistemi del corpo: osteo-articolare, viscerale e cranio-sacrale, in relazione tra loro come dimostrato dallo sviluppo embriologico e in continuo e reciproco bilanciamento attraverso fasce, sistema neurologico, sistema circolatorio.
Basandosi su questo assunto l'osteopata dovrebbe affrontare i tre sistemi in modo integrato, valutando le cause iniziali della disfunzione che si è creata e scegliendo le migliori tecniche per quel determinato soggetto : trattamento individualizzato.